mercoledì 27 agosto 2008

Stalin ordinò di uccidere John Wayne



Ecco cos'ho trovato su un blog (pinoscaccia.splinder.com), navigando in rete. Questa non l'avevo mai sentita!

Troppo americano, troppo tutto stelle e strisce. E, soprattutto, troppo anti-comunista. Giuseppe Stalin odiava John Wayne. Lo odiava di un odio viscerale, talmente violento da sognarne la morte. Anzi, da chiederne l’assassinio. L’incredibile vicenda è stata raccontata da Michael Munn in "John Wayne: l’uomo dietro il mito", l’ultima biografia sul grande interprete di "Ombre Rosse".Il complotto, come avrebbe confermato lo stesso Wayne all’autore del libro, scattò nel ’49, quando due agenti del Kgb cercarono di eseguire l’ordine di Stalin. Il clamoroso assassinio venne sventato dall’Fbi. Il ’49. Salvata la pelle, Wayne orchestrò addirittura una vendetta, con la complicità dell'Fbi: catturati e ammanettati i due sicari, li portò in una spiaggia della California. E lì gli sparò. I fucili erano caricati a salve. Con la morte di Stalin tutto cambia. Kruscev non odia Wayne. Ne è addirittura un ammiratore. Così, quando visita gli Stati Uniti, nel ’58, chiede al presidente Eisenhower di presentargli l’attore. Kruscev rivelerà i retroscena del complotto. E avrà anche modo di mettere nuovamente in guardia Wayne. Questa volta da Mao.

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