martedì 6 aprile 2010

Etty Hillesum


«Una volta vivevo sempre come in una fase preparatoria, avevo la sensazione che ogni cosa che facevo non fosse ancora vera "vera", ma una preparazione a qualcosa di diverso, di grande, di vero, appunto. Ora questo sentimento è cessato. Io vivo, vivo pienamente e la vita vale la pena viverla ora, oggi, in questo momento; e se sapessi di dover morire domani direi: mi dispiace molto, ma così com'è stato, è stato un bene».


«E' tipico che io voglia essere sempre desiderata dall'uomo, che la nostra femminilità sia sempre la suprema conferma del nostro essere mentre è cosa quanto mai primitiva. I sentimenti di amicizia, stima, amore per noi donne in quanto persone sono tutte belle cose - ma in fin dei conti, non vogliamo forse che l'uomo come tale ci desideri come donne?».


«Certe volte mi capita di pensare: la mia vita è completamente sbagliata, c'è un errore: ma questo capita solo quando ci si fa una determinata idea della vita, rispetto a cui può apparire sbagliato come realmente viviamo».


da Diario (1941-1943) di Etty Hillesum

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