domenica 11 aprile 2010

Stranamore

«Nel bel mezzo della baraonda sociale che ci frastornava, il nostro Vecchioni sposta il tiro, completamente. Il brano è certamente confezionato con un bel ritmo, belle sonorità e un "riff" di chitarra che prende. Ma quello che veramente cattura l'attenzione è il verso su cui ruota tutto il brano: "Forse non lo sai ma pure questo è amore"
Ti cattura perché amore e ritmo sono una combinazione travolgente. Mi catturò perché sentire cantare d'amore così, nel bel mezzo degli anni di piombo, non era cosa comune.
Vecchioni è una persona colta. Ha insegnato latino e greco per una infinità d'anni (è in pensione dal 2000), mantenendo in qualche modo insieme le due anime. Sono sicuro che il Vecchioni-cantautore ha imparato molto dal Vecchioni-insegnate. E viceversa. In quegli anni così duri e pesanti, Roberto Vecchioni avrà avuto quotidianamente davanti agli occhi tutte le sue domande, le aspettative, le contraddizioni riflesse negli occhi dei giovani che si trovava in classe. Credo che proprio lì sia scattata la scintilla che ha dato vita a questo brano e che ne costituisce la chiave di volta. Quale? Probabilmente non ce ne rendiamo contro, ma tutto, proprio tutto, è bisogno d'amore. Sì, si dovrebbe dire " forse non lo sai, ma pure questo è bisogno d'amore".
(...)
Vecchioni potrebbe raccontarci le mille e mille situazioni, circostanze e avventure della vita, e continuare - giustamente - a ripetrci che tutto - tutto! - è grido d'amore, è bisogno d'amore.
Anche se non lo sappiamo, anche se - come diceva san Paolo - finiamo per far del male quando quando vorremmo fare del bene».

Rino Maniscalco, in "Cosa sarà


STRANAMORE (Pure questo è amore)

(Vecchioni)


E' lui che torna a casa sbronzo quasi tutte le sere
e quel silenzio tra noi due che sembra non finire,
quando lo svesto, lo rivesto e poi lo metto a letto,
e quelle lettere che scrive e poi non sa spedirmi...
forse lasciarlo sulle scale è un modo di salvarmi

E tu che hai preso in mano
il filo del mio treno di legno,
che per essere più grande avevo dato in pegno:
e ti ho baciato sul sorriso per non farti male,
e ti ho sparato sulla bocca invece di baciarti
perchè non fosse troppo lungo il tempo di lasciarti:

Forse non lo sai ma pure questo è amore.

E l'alba sul Danubio a Marco parve fosforo e miele
e una ragazza bionda forse gli voleva dire
che l'uomo è grande, l'uomo è vivo,
l'uomo non è guerra;
ma i generali gli rispondono che l'uomo è vino,
combatte bene e muore meglio
solo quando è pieno.

E il primo disse "Ah sì,
non vuoi comprare il nostro giornale?!"
e gli altri "Lo teniamo fermo tanto per parlare"
ed io pensavo - ora gli dico "Sono anch'io fascista" -
ma ad ogni pugno che arrivava dritto sulla testa
la mia paura non bastava a farmi dire basta.

Forse non lo sai ma pure questo è amore

Ed il più grande
conquistò nazione dopo nazione,
e quando fu di fronte al mare si sentì un coglione
perchè più in là
non si poteva conquistare niente:
e tanta strada per vedere un sole disperato,
e sempre uguale e sempre
come quando era partito.

Bello l'eroe con gli occhi azzurri dritto sopra la nave,
ha più ferite che battaglie, e lui ce l'ha la chiave,
Ha crocefissi e falci in pugno e bla bla bla fratelli,
ed Io ti ho sollevata figlia per vederlo meglio,
io che non parto e sto a guardarti
e che rimango sveglio.

Forse non lo sai ma pure questo è amore.


http://www.youtube.com/watch?v=m0oJp_oWZ0E

Oltre a tutto ciò, i riferimenti letterari e colti sono - come al solito - molti, e spiazzantemente belli.

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