Stoccata di Tolstoj contro un certo tipo di sapienza
Così pure non rimprovereranno il padrone coloro che fanno la sua volontà, gli uomini semplici, gli ignoranti, coloro che noi consideriamo delle bestie; ed invece noi, i sapienti, mangiamo a quattro palmenti tutto quel che è del padrone, ma, quanto a fare quello che il padrone vuole da noi, non ci pensiamo nemmeno, e, invece di lavorare, ci sediamo in cerchio e cominciamo a cavillare: "Perché mai muovere un pezzo di legno. E' una stupidaggine". Pensiamo e ripensiamo. Finché arriviamo alla conclusione che il padrone è stupido oppure che non esiste, e che noi invece siamo intelligenti, soltanto sentiamo che non serviamo a nulla e che, in un modo o nell'altro, bisogna che ci sbarazziamo di noi stessi.
da "La confessione" di Tolstoj