domenica 14 dicembre 2008

Vecchie foto

Qui si manifestò per la prima volta la mia vera indole, quella combattiva e pertinace, che Pokankuni tentò di eliminare, o perlomeno tenere nascosta, nei seguenti 15 anni. Purtroppo, fallì.



Nonna Hilde e nonno Vittorio, tra le persone a cui tengo di più in assoluto, di cui un giorno vi parlerò senz'altro.




Io e Pokankuni, stile vecchie star di Hollywood (più o meno)




Questa foto è così bella che ogni mio commento si dimostrerebbe superfluo.



Nonna Lina e nonno Giovanni, vi parlerò senz'altro anche di loro, anche se potrebbe dirvi molte più cose Pokankuni.




Potrei rifarmi i capelli così, no?

giovedì 11 dicembre 2008

...Chi rifletté che Egli era strappato dalla terra dei viventi?

Felicità raggiunta, si cammina
per te sul fil di lama.
Agli occhi sei barlume che vacilla,
al piede, teso ghiaccio che s'incrina;
e dunque non ti tocchi chi più t'ama.

Se giungi sulle anime invase
di tristezza e le schiari, il tuo mattino
e' dolce e turbatore come i nidi delle cimase.
Ma nulla paga il pianto del bambino
a cui fugge il pallone tra le case.
Felicità raggiunta, Montale

Perciò, mentre sono in tempo, corro ai ripari e rifiuto nel modo più assoluto la suprema armonia. Essa non vale una sola lacrima di quella bambina martoriata che si batteva il petto con i piccoli pugni e pregava il "buon Dio" nel puzzolente sgabuzzino... Non le vale, perchè quelle lacrime sono rimaste da riscattare e, se non sono riscattate, non ci può essere alcuna armonia.
I fratelli Karamazov, Dostoevskij





Più vado avanti, e più mi rendo che l'unica possibile risposta al dolore è la morte di Cristo. L'unica risposta da dare a chi chiede: "Dov'era Dio mentre io soffrivo queste cose?" è "In Croce".

Maltrattato, si lasciò umiliare
e non aprì la bocca.
Come l'agnello condotto al mattatoio,
come la pecora muta davanti a chi la tosa,
egli non aprì la bocca.
Dopo l'arresto e la condanna fu tolto di mezzo;
e tra quelli della sua generazione chi rifletté
che Egli era strappato dalla terra dei viventi
e colpito a causa dei peccati del mio popolo?
Isaia 53,7-8

mercoledì 3 dicembre 2008

da "Cuore di cane", Bulgakov

"Si può anche trapiantare l'ipofisi di Spinoza o di qualche altro individuo e trasformare un cane in un essere straordinariamente evoluto, ma, mi domando perchè diavolo si dovrebbe farlo... Spiegatemi, per favore, per quale ragione si dovrebbero creare in laboratorio degli Spinoza quando qualunque donnetta potrebbe prima o poi concepirne uno? [...] Dottore, è l'umanità a provvedere da sola a questo, e per via evolutiva ogni anno, incessantemente, crea decine di considerevoli geni, a gloria dell'universo, selezionandoli da ogni sorta di feccia."


Credo che sia questo, dopotutto, oltre alla feroce satira al regime comunista, evidente anche a me che non sempre colgo queste sfumatore storico-sociali, il messaggio del libro. Semplice, sì. Allora perchè esattamente 80 anni dopo (la prima edizione di questo libro fu del 1928) la società pare non averlo capito, e preferisce fare esperimenti in provetta (dalla fecondazione alle chimere, più tutte le cose in mezzo che francamente ignoro) piuttosto che promuovere la seconda soluzione, più naturale e, detto tra noi, migliore?
Comunque, il libro mi è assai piaciuto. Si vede che l'autore è russo, è proprio un libro geniale. Non che ci siano chissà quali trovate (be', l'idea dell'uomo-cane forse per quei tempi era innovativa), ma proprio per come scrive. Insomma, lui è proprio brillante. E' ironico. E' un piacere leggerlo.
Già solo il fatto che il cane Pallino da umano decide di chiamarsi di cognome Pallini, basterebbe a farlo amare. Sì lo so, quello è un merito della traduzione.
Poi Bulgakov non è che ti scriva la morale o chissà quale riflessione, sei tu che te la devi trovare. L'autore è intelligente e vuole che anche il suo lettore lo sia.
Per ora, basta; devo uscire. Tornerò a parlarne.

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